AAA reperti allegati alla sperimentazione della Sindone

LA SPERIMENTAZIONE HA RICHIESTO FOTOGRAFIE E TELI;…….. I REPERTI SONO VENUTI INCONTRO! nE VENGONO RADUNATI QUI DI SEGUITO UNA QUINDICINA , NOTI O INEDITI.

CODICE ROSS.

Miniatura bizantina F 12 v, manoscritto Rossiano gr.251, XIII secolo, Biblioteca Apostolica Vaticana

La miniatura mostra che a Costantinopoli si aveva chiara l’idea che l’impronta di Edessa fosse un oggetto in negativo e in positivo. A sinistra si riconosce il sudario (panno per asciugare il sudore) con le frange. A destra nel panno in negativo che è ripiegato, la Sindone ripiegata. Le spiegazzature dei due teli simmetriche, i volti parzialmente cancellati sembrano specchiati, sovrapponibili e simmetrici non perfettamente.

 

SINDONE

La gigantografia rende visibili particolari (occhi aperti e denti) a uno sguardo ravvicinato, cosa non possibile al telo originale. Gesù vi è impressionato da disteso, mentre si alza e in piedi.

 

VOLTO SANTO DI MANOPPELLO

L’impressione fotografica mostra Gesù vivo, come nella Sindone. Contiene impressioni di occhi aperti, dita, denti, caratteri di scritture.

 

 

MYSTERY MAN

Nel 2013 visitai l’esposizione di Siviglia La sabana santa. La scultura di Juan Manuel Minarro metteva in rilievo la posizione di Gesù che solleva la testa e piega le ginocchia per sollevarsi in piedi. A parer mio Gesù non è nella rigidità della morte ma nel vigore della resurrezione. Nella metà “frontale” le gambe di Gesù si vedono distese, nella metà “dorsale” piegate.

Alvaro Blanco è autore di una statua iperrealista di identica postura. Vorrei che visitasse questo sito.

Nel 2019 Sergio Rodella ha realizzato un’altra statua simile dove i segni dei flagelli sono meno evidenti.

Nella mostra a Chioggia la statua in 3D mette in evidenza i segni dei flagelli: a parer mio i numerosissimi punti scuri che vengono interpretati come segni di flagello sono gli occhi di Gesù che sono rimasti impressionati, di luce intensissima.

 

RADIOGRAFIE DELL’UOMO

Nella metà “dorsale” ci sono 4 e più radiografie del cranio che fanno vedere il movimento di Gesù che si mette seduto, la radiografia dei denti e radiografie di tessuti molli come le muscolature delle gambe e delle mani.

Un monumento in marmo bianco che mi ha stupito molto è L’Orma Divina dello scultore massese Alessandro Giorgi che rappresenta il lenzuolo sopra alla pietra tombale come un letto disfatto e gli appoggi dell’uomo che si è alzato spostando con le mani il lenzuolo che lo ricopriva.

 

COD. SKILITZES

Il codice narra la storia dell’Impero bizantino. Alla pagina 131 è descritta la consegna del Mandilion da parte degli arabi all’esercito bizantino il 16 agosto 944 pagati 12000 denari d’argento e liberati 200 prigionieri. Il telo arrivò a Costantinopoli ricevuto con grandi celebrazioni e depositato nella Cattedrale di S.Sofia insieme ad altre reliquie. Nella notte del 17 agosto 944 un monaco che fu testimone dell’arrivo dell’immagine scrisse circa il viso. In quella testimonianza il monaco dichiarò che l’immagine di Edessa includeva il corpo intero di Cristo.

In alto: La testa rialzata, con gli occhi ben aperti, sbuca dall’interno della Sindone e il re Romano I ha il viso contro il telo.

Al centro: a sinistra Gesù è come nella Sindone impresso frontalmente nelle due metà del telo e è schiena contro schiena, nella terza immagine Gesù esce dal telo ed è più grande perché si allontana. A destra invece la terza figura rientra, è girata verso la Sindone.

In basso: il cadavere e il vivo che sono sulla Sindone sono da separare.

 

TEMPLECOMBE

Tavola 145X85X5 rinvenuta nella casa-madre dei Templari in Inghilterra. Vi è dipinto il viso di Gesù come è impressionato nella zona “dorsale” della Sindone, tra l’impressione della mano a sinistra e l’impressione dei denti a destra. Al di sotto del volto che pone l’accento sui denti in vista, sono stati dipinti ancora gli stessi denti. Questo è stato fatto per indicare dove si trova questa impressione del volto di Gesù. Proprio dove la possiamo trovare, …..sul “dorso”. Nella Sindone il volto c’è ed è contornato da quegli stessi spigoli e tondi come nella tavola. Io li interpreto come il cartiglio che si dispiega sul telo quando Gesù lo tira.

 

CROCE LONGOBARDA

Gesù è impressionato a destra, a sinistra (evidenti i denti), in alto in basso, sempre verso l’interno e anche al centro della croce. È così nella zona della Sindone che sta tra i denti a sinistra e l’occhio aperto a destra.

 

 

CATTEDRA DI S.PIETRO DI GERUSALEMME

Il prezioso reperto ligneo fu decorato nell’860 per commissione di Carlo il Calvo nipote di Carlo Magno.

Le formelle in avorio testimoniano che le bruciature e i fori dovevano esserci nell’860 altrimenti non sarebbe stato possibile costruire le figure ritorte che vengono contorcendo la Sindone che aveva già i brandelli.

Sappiamo che la Sindone venne bruciata dal calore da energia sprigionata dal corpo glorioso di Gesù dentro al Santo Sepolcro.

La Sindone non è stata fatta da mano d’uomo, né da Leonardo da Vinci né da altri. È acheropita e S.Carlo andò a vederla partendo a piedi da Milano e la riconobbe come sacramentale.

 

COD. PRAY

Codice 1192-95, Bulgaria

Che cosa avvenne nel sepolcro? L’angelo lo indica alle mirofore. La Sindone si bruciò e fu ridotta a brandelli. Per questo Gesù la sistemò a involto tenuto insieme da una lunga benda che fu fatta passare attraverso i fori grandi. Da chi se non da Gesù stesso?

Che cosa ci fu nel sepolcro a provocare le bruciature del telo? La fonte del calore fu Gesù. All’interno del sepolcro al momento della sepoltura si radunarono tutte le cose presenti sul posto, si fece di fretta perché alle ore 18 iniziava la festa ebraica. Chiodi, Titulus Crucis, Cartiglio, benda, canna di issopo, spugna, corona di spine. Allo splendore i chiodi divennero roventi, la tavoletta di legno iniziò a bruciacchiarsi, qualcosa si incenerì.

 

TITULUS CRUCIS

Basilica Eleniana S.Croce in Gerusalemme, Roma.

È rimasta la parte centrale, il resto bruciato o marcito. Nella parte rimasta c’è la scritta NAZAREUS REX in latino, greco, ebraico. Nella Sindone è rimasta questa parte esatta e anche il resto, prima che bruciasse. La scritta completa è stato calcolato che doveva essere lunga pari alla misura che è la distanza tra le due linee di bruciature longitudinali della Sindone. Vien da supporre che Gesù la pose nella Sindone e l’avvolse. Ci sono i segni dei suoi polpastrelli che stringono il tessuto intorno. Sono 4 piccoli fori che vediamo ripetersi negli strati. Altri fori da polpastrelli di Gesù sono al centro e ai bordi formatisi quando Gesù piegò la Sindone in due reggendola davanti a sé  e poi in quattro alla formazione dell’involto.

 

INCISIONE ARMENA

Nella preziosa copertura in argento di un testo antico sulla sinistra c’è il re (Abgar), a destra Gesù con il vessillo che simboleggia la vittoria sulla morte ed è simbolo della Resurrezione di Gesù. È chiaramente un involto dal quale fuoriescono tre brandelli. La sperimentazione con il telo che riproduce la Sindone ridotta a brandelli dà lo stesso involto.

 

S.BARTOLOMEO DEGLI ARMENI

A Genova nella Chiesa di S.Bartolomeo degli Armeni è conservato un meraviglioso dipinto che mette in evidenza un fatto misterioso: Gesù è impresso pure all’interno dei fori grandi che ci sono nella Sindone. È così nell’impressione fotografica.

 

CATTEDRA DI S.PIETRO DI ANTIOCHIA

A Venezia, all’isola Castello, nella Prima Cattedrale di Venezia, si trova la cattedra in pietra, un capolavoro inenarrabile. In piena luce tutto viene nascosto. Più cala la luce e più si accendono ombre di mille intensità e allora vi leggi e vi cogli messaggi che ti portano lontano nel tempo e nello spazio, ad Antiochia. Pietro seduto vi testimoniava quello che aveva visto la mattina di una domenica diversa da tutti gli altri giorni mai fattosi con l’aurora. C’era un cartiglio attorno al capo di Gesù che riportava l’esecuzione della condanna e il prigioniero era Gesù. Il cartiglio è rimasto impressionato nei suoi contorni molto chiaramente sulla Sindone, mentre scorreva presso il telo che si trovava disteso e poi anche allontanato dal telo. Venne trascinato in senso longitudinale e anche trasversale….da Gesù. Quello che Pietro narrò venne scolpito nella pietra. Sulla spalliera della cattedra ci sono due stelle di Davide con occhi e dita all’interno e al margine esterno ecco il lunghissimo cartiglio. Sul retro della cattedra è scolpito il ripetersi delle stesse impressioni, proprio tutto quanto fedelissimamente.

 

AFFRESCO CHIESA SERBA

Il viso è contornato da nimbo e posato su tessuto che riprende il Cod. Ross. È in positivo il viso come il tessuto  che nella miniatura del Cod.Ross indicava il sudario, sulla sinistra. L’occhio destro non si vede, è ridotto ad una linea o poco più. Dovrebbe trattarsi dell’esterno dell’involto. Nella Sindone c’è l’occhio aperto proprio come in questo affresco. È un occhio singolo, l’altro è un contorno, poca cosa. Gesù vi è rimasto specchiato nel momento che posava l’involto sulla lastra tombale. Pietro e Giovanni lo videro e lo riconobbero immediatamente e capirono quello che era avvenuto.