LA FORZA DEL RISORTO

LA FORZA DEL RISORTO SI REALIZZA IN NOI

Il Vangelo di Giovanni spiega come ci si comunica la forza del Risorto.

L’origine tua Signore è dentro il seno del Padre. Il cammino dei discepoli è Mariano perché Maria vuol dire colei che è amata da Dio quindi Giovanni e Maria sono uniti  dallo stare, dal rimanere nell’amore di Dio per loro.

Seguendo Giovanni e gli altri Apostoli abbiamo attraversato il libro dei segni fino a questo centro di tutto il vangelo che corrisponde un po’ al potere di diventare figli di Dio che si vede come amore di Gesù a Lazzaro.

Il secondo libro è dell’ora, della gloria di Gesù proprio del mistero Pasquale.

La vocazione è la prima conversione; con l’Eucarestia e i discorsi di Gesù nel Cenacolo e poi quello che succede nel Sepolcro è la seconda conversione, l’entrata nell’amare, dove tu lavori insieme con Gesù e si compiono le opere di Dio.

Questa seconda conversione è la cosa più importante della vita perché è un lasciarsi attrarre dall’amore  di Dio.

Dopo questi fatti, della morte e resurrezione di Gesù, Gesù si manifesta, si fa toccare e si fa incontrare. Lo possiamo toccare e incontrare quando sta insieme con Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo. Tu ti fai toccare nella comunione, in questo gruppo che sta lavorando insieme.

Disse loro Simon Pietro “Io vado a pescare”, salirono sulla barca e quella notte non presero nulla.   Il lavoro professionale di Giacomo Andrea Giovanni e Pietro adesso ha un altro significato perché quando nella prima chiamata Gesù aveva detto che avrebbe fatto di loro dei pescatori di uomini, ora fare insieme questo lavoro è per annunciare Cristo insieme.

La nostra non è una vita bellissima, perfettissima, senza problemi e quindi attira tutti ad una realtà fuori dal mondo… la vita degli Apostoli, come la vita di Cristo presenta tutte le difficoltà della realtà ma Cristo si fa vedere si manifesta quando noi proviamo a lavorare insieme a Lui anche se in apparenza non prendiamo nulla. È Parola di Dio non è una cosa che ci siamo inventati, non è una consolazione che ci diamo, la fecondità di Dio si manifesta nella nostra inettitudine se stiamo insieme a Gesù.

Quando è l’alba (ed è bellissimo che tu Gesù ti manifesti all’alba che è l’ora di Maria perché appunto l’alba riflette la luce del sole del giorno che ci parla di Gesù che viene, scrive Giovanni nell’Apocalisse, che vuol dire sia vieni Signore Gesù, lo spirito e la sposa dicono vieni Signore Gesù, sia è venuto il Signore, perché questa è la realtà: tu Signore sei sempre già venuto e sempre vieni….) Gesù stette sulla riva ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.

Gesù sta sempre sulla riva che è un posto bellissimo. È un luogo metafisico tra il mare e la terraferma, è stare sulle frontiere perché Tu unisci le frontiere tra di noi le frontiere tra gli organi di governo e le altre realtà:  unisce la tua presenza Signore. Per questa ragione stiamo di più davanti al tabernacolo!

Non pensiamo che la storia con Gesù non sia vera se non comprendiamo qualcosa. Diciamo piuttosto che la nostra capacità di giudizio non è retta e il Risorto è lì con noi, con i  fratelli e le sorelle quando abbracciamo il limite dell’altro.

TU TI MANIFESTI NELLE TENEBRE

Tu ti manifesti nelle tenebre perché appunto abbiamo imparato Signore, ti ho visto entrare nel Sepolcro, nel nostro Sepolcro e ci sei risuscitato dentro la mia fragilità. Io ci credo che tu sei risorto e quindi sei vivo e stai nella mia vita, nelle mie frontiere con la tua onnipotenza.

L’amore degli amori abita nei miei limiti e nei limiti dei miei fratelli e delle sorelle: l’amore è questione di Fede in una relazione personale e c’è Maria nella nostra vita.

Mamma dolcissima, la più piccola delle bimbe, che dice a Juan Diego a Guadalupe “Perché ti preoccupi, sei nel mio grembo, io ti ho abbracciato, sei mio figlio”.

Pietro si butta in acqua si getta in mare trova che i discepoli tirano la rete piena di pesci adesso perché hanno ascoltato la parola di Gesù e trovano un fuoco con brace, del pesce sopra e del pane.

Pietro ha tradito Gesù per tre volte, adesso Tu Signore gli chiedi: “Simone, figlio di Giovanni, Simone che ti ho chiamato Pietro, perché se vuoi tu hai il potere di diventare figlio di Dio, mi ami?”. Per tre volte Pietro gli risponde che Lo ama nei limiti della sua capacità. Questo al Signore basta. E appunto ciò avviene come per Maria: la carità fraterna la realizza Dio se non manca la cura con amore.  Apprestarsi al cuore di Maria è garanzia che vedremo cose grandi realizzarsi.